Sedazione cosciente

SEDAZIONE COSCIENTE

 
La sedazione cosciente è una tecnica di rilassamento in cui il paziente respira, attraverso una mascherina e per tutta la seduta, una miscela di ossigeno e protossido d’azoto che infondono una piacevole sensazione di benessere, rilassatezza e tranquillità permettendo un approccio più sereno alle cure nonché mancata percezione del dolore che lasceranno un ricordo positivo e aumenteranno la motivazione e la fiducia del paziente durante le sedute successive.
Questa tecnica permette al paziente di rimanere per tutto il tempo cosciente e lucido, senza la perdita dei riflessi e delle capacità decisionali.
L’effetto di questa tecnica è quasi immediato (circa 3 minuti) e svanisce altrettanto rapidamente a fine seduta permettendo ai pazienti di tornare a casa autonomamente anche coi propri mezzi, in condizioni psico-fisiche assolutamente normali, come prima della somministrazione.
Il recupero completo dalla sedazione inalatoria richiede comunque circa 20 minuti: durante questo tempo il paziente dovrà rimanere in osservazione presso lo studio.
E’ una tecnica sicura, non causa allergie ed irritazioni, non è tossica e non viene metabolizzata dall’organismo, ma eliminata semplicemente con la respirazione.
Può essere usata su pazienti che hanno paura di sottoporsi ai trattamenti odontoiatrici, che soffrono di stress, bambini poco collaborativi con più di 4 anni, pazienti disabili e/o con particolari patologie, pazienti anziani o cardiopatici perché garantisce un benefico apporto di ossigeno costante e controllato durante tutta la seduta, pazienti ipertesi ed epilettici.
La sedazione cosciente è invece sconsigliata a donne nel primo e nel terzo trimestre di gravidanza, soggetti tossicodipendenti, pazienti in cura antidepressiva, pazienti affetti da infezioni polmonari, pazienti che hanno avuto interventi alla retina e in pazienti con gravi degenerazioni mentali. Anche se si tratta di casi molto rari, questo tipo di sedazione presenta alcune controindicazioni in caso di patologie dell’apparato respiratorio (anche un semplice raffreddore oppure un’otite sono una controindicazione temporanea), in caso di assunzione di particolar farmaci che devono essere comunicati al medico per poter valutare anzitempo se questi rischiano di modificare gli effetti della sedazione.
Tutte le controindicazioni devono comunque essere valutate caso per caso: è fondamentale informare il dentista sullo stato di salute del paziente all’inizio della seduta.
Share by: